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Controlli, servizi di vigilanza e posti di blocco ulteriormente rafforzati a Roma e Milano per il timore di attentati terroristici dopo la strage del 13 novembre a Parigi. L’allarme sarebbe scattato in seguito ad una segnalazione dell’Fbi che indicava come possibili obiettivi San Pietro a Roma, il Duomo e la Scala a Milano. Il Federal Bureau Investigation, secondo quanto si apprende, avrebbe rilanciato ai servizi italiani una informativa a sua volta ricevuta dalla Dea.
Secondo fonti qualificate, sarebbero una serie di elementi di natura investigativa ad aver fatto maturare la decisione di intensificare le misure di sicurezza. Elementi che, viene sottolineato, serviranno ora per svolgere ulteriori attività di indagine. Non sarebbero invece stati forniti segnali diretti di minacce concrete.
L’Fbi avrebbe segnalato alle autorità italiane cinque nominativi sospetti su cui svolgere approfondimenti investigativi. Si tratterebbe, sempre stando alle indiscrezioni, di nomi arabi sui quali però, al momento, non ci sarebbero riscontri.
L’allerta è altissima in Italia, così come nel resto d’Europa, dopo gli attentati di Parigi. Soprattutto a Roma, in vista dell’apertura del Giubileo, l’8 dicembre prossimo, per il quale si stanno predispondendo misure particolari. Ma anche a Milano. Della lotta al terrorismo ha parlato diffusamente oggi anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha anticipato una proposta per ulteriori stanziamenti.
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